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Prestito Vitalizio Ipotecario: guida completa 2020

Hai più di 60 anni e desideri avere liquidità per aiutare economicamente un familiare, comprare la macchina che hai sempre sognato o anche solo per una meritata vacanza e non hai mai sentito parlare del Prestito Vitalizio Ipotecario?

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In questo articolo aggiornato per il 2020 si parla di:

  • che cos’è il Prestito Vitalizio Ipotecario;
  • quali sono i requisiti per ottenerlo;
  • da che leggi è regolato;
  • quali istituti lo erogano;
  • i suoi lati negativi.

Il Prestito Vitalizio Ipotecario è un particolare tipo di finanziamento riservato a persone con più di 60 anni compiuti,che necessita di una guida completa e costantemente aggiornata.

Il motivo è molto semplice: presenta molte clausole che dovrai conoscere prima di un’eventuale sottoscrizione, per evitare rischi, come ad esempio far ricadere sui tuoi eredi i tuoi debiti (vedi il paragrafo dedicato ai difetti di questo finanziamento).

Sei pronto? Cominciamo!

Che cos’è il Prestito Vitalizio Ipotecario?

Nella seguente intervista, fatta nel 2017 a Claudio Pacella, amministratore delegato di 65 Plus, si è parlato proprio di questo.

In che cosa consiste

Il Prestito Vitalizio Ipotecario è un tipo di finanziamento che alcune banche ed istituti finanziari concedono solo a proprietari di immobili residenziali che abbiano compiuto i 60 anni d’età.

Per queste persone, che facilmente possono incontrare delle difficoltà ad ottenere un qualsiasi prestito personale, rappresenta nella maggioranza dei casi l’unica maniera per ottenere grandi importi di liquidità (devono ovviamente soddisfare una lista di requisiti che scorrendo questo post troverai in modo dettagliato).

Il motivo che farà erogare alla banca o all’istituto finanziario di turno somme così importanti è la garanzia a proprio favore di un’ipoteca di primo grado sulla tua abitazione o su un altro tuo immobile residenziale.

Non sarai tenuto a pagare le rate di rimborso del debito: starà a te decidere se saldarlo oppure lasciare gli oneri ai tuoi eredi.

Estinzione del debito dopo la morte del sottoscrittore

Se si deciderà di non saldare il debito, il Prestito Vitalizio Ipotecario si estinguerà alla morte del sottoscrittore e gli eredi saranno posti di fronte ad un bivio:

  • ripagare il debito più gli interessi entro 12 mesi in una soluzione unica (eventualmente vendendo l’immobile precedentemente ipotecato);
  • lasciare che la banca ponga l’immobile in vendita al valore di mercato.

In questo secondo caso, qualora la banca non riesca a vendere l’immobile dopo un anno, essa decurterà il 15% dal prezzo di vendita, e così l’anno successivo fino a realizzare la vendita stessa.

Con il realizzo della vendita, l’eventuale somma che dovesse eccedere il totale di capitale più interessi, verrà restituita dalla banca agli eredi stessi.

Requisiti per l’ottenimento del Prestito Vitalizio Ipotecario

Per ottenere un Prestito Vitalizio Ipotecario dovrai disporre di alcuni requisiti.

Prima di tutto:

  • avere più di 60 anni;
  • possedere un immobile residenziale.

Ovviamente per accedere a questo tipo di finanziamento dovrai munirti anche di tutta la documentazione necessaria.

Qui di seguito l’elenco di ciò che ti verrà richiesto:

  • certificato di nascita, di residenza e dello stato della famiglia;
  • fotocopia dei documenti personali (Carta d’Identità e Codice Fiscale);
  • copia dell’atto di provenienza dell’abitazione di proprietà e degli eventuali certificati di assicurazioni;
  • fotocopia del CUD o libretto della pensione;
  • copia della ricevuta del bonifico per il pagamento della perizia dell’immobile;
  • dichiarazione del richiedente di aver ricevuto tutte le informazioni sul Prestito Vitalizio Ipotecario.

N.B. Oltre a questi documenti, è possibile che l’istituto finanziario o la banca di turno ti chieda di fornire altra documentazione.

Il decreto attuativo del 22 dicembre 2015

Il regolamento attuativo del Prestito Vitalizio Ipotecario è stato rilasciato dal Ministero dello Sviluppo Economico (MiSE) il 22 dicembre 2015 (Legge 22 dicembre 2015, n. 226), preceduto dalla Legge 2 aprile 2015, n. 44.

È stato pubblicato tra le righe della Gazzetta Ufficiale n. 38 il 16 febbraio 2016 ed è composto da 4 testi:

  • Preambolo e Articolo 1: un’introduzione che riporta il procedimento che è stato seguito per la stesura dello stesso regolamento, seguita dalla spiegazione del significato degli elementi trattati in questo tipo di finanziamento;
  • Articolo 2: riassume le regole per offrire al pubblico il prodotto;
  • l’Articolo 3 infine riepiloga i casi in cui l’immobile ipotecato potrebbe perdere di valore.

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Preambolo e Articolo 1

Il Preambolo è un testo di presentazione per gli articoli che lo susseguono.

L’Articolo 1 si limita a spiegarti che:

  • il termine legge indica il decreto 203/2005 convertito con modificazioni dalla legge 248/2005 e dalla legge 44/2015;
  • con il termine finanziamento si intende il Prestito Ipotecario Vitalizio;
  • il termine soggetto finanziato indica la persona fisica (o le persone fisiche) che sottoscrivono il contratto di finanziamento;
  • con il termine immobile si intende l’immobile residenziale e le pertinenze che sono oggetto di iscrizione ipotecaria come garanzia del prestito;
  • il finanziatore è il soggetto che eroga il Prestito Vitalizio Ipotecario;
  • il termine cap indica il tetto massimo che non può essere superato dal tasso variabile.

Articolo 2

L’Articolo 2 è quello che riassume le regole per l’offerta al pubblico del finanziamento e riguarda anche la trasparenza e la certezza dell’importo, degli interessi e delle altre spese dovute.

Infatti il contratto di Prestito Vitalizio Ipotecario deve includere un allegato dove sono illustrate due simulazioni del piano di ammortamento.

Quindi compariranno dei prospetti esemplificativi che mostrano il possibile andamento del finanziamento nel corso degli anni (con indicazione separata tra capitale e interessi):

  • nel primo prospetto viene applicato il tasso di interesse vigente al momento della stipula del contratto;
  • nel secondo (che parte dal terzo anno) c’è una simulazione del prestito in uno scenario di rialzo dei tassi di almeno 300 punti rispetto a quello vigente o all’eventuale cap previsto dal contratto.

Le simulazioni, che includono tutti gli oneri dovuti, devono coprire un periodo almeno pari alla differenza tra 85 e l’età del soggetto finanziato più giovane e in ogni caso non può durare meno di 15 anni.

Se il finanziamento è a tasso fisso il prospetto può essere uno solo.

Almeno 15 giorni dalla possibile stipula del contratto l’istituto erogante deve consegnare al richiedente un prospetto informativo che illustra in modo chiaro l’importo finanziato.

Infatti il soggetto finanziato è libero di poter acquistare la polizza assicurativa sull’immobile (che è obbligatoria) anche da un soggetto diverso dall’istituto erogante.

Il finanziatore ogni anno deve inviare al soggetto finanziato un resoconto che illustra in modo dettagliato gli importi che costituiscono il capitale finanziato e quelli che costituiscono il capitale da restituire alla scadenza.

Clausola importante del regolamento

È molto importante sottolineare che il regolamento specifica che, se al momento della stipula del contratto il soggetto finanziato risulta essere coniugato o convivente da almeno cinque anni, il contratto deve essere firmato da entrambi.

Infatti dovrai effettuare questo passaggio anche nel caso in cui l’immobile sia di proprietà di uno solo: in questo modo il rimborso avverrà dopo la morte del firmatario più longevo.

Articolo 3

L’Articolo 3 riepiloga i casi in cui si può verificare una significativa riduzione del valore dell’immobile.

Il finanziatore può richiedere il rimborso integrale del prestito in un’unica soluzione quando:

  • muore il soggetto finanziato o quando vengono trasferiti (anche solo in parte) la proprietà o altri diritti reali o di godimento sull’immobile.
  • il soggetto finanziato compie con dolo o colpa grave degli atti che possono ridurre in modo significativo il valore dell’immobile.
  • si costituiscono dei diritti reali di garanzia in favore di terzi che gravano sull’immobile.
  • vengono apportate delle modifiche rispetto allo stato dell’immobile documentato in sede di perizia senza accordo con il finanziatore.
  • c’è la revoca dell’abitabilità a causa di adeguata manutenzione o incuria.
  • altri soggetti (familiari del soggetto finanziato escluso) prendono la residenza nell’immobile.
  • l’immobile subisce procedimenti esecutivi o conservativi di importo pari o superiore al 20% del suo valore.

Ovviamente le spese necessarie per dimostrare l’avvenimento di una di queste condizioni sono a carico del solo finanziatore.

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Da chi puoi ottenere un Prestito Vitalizio Ipotecario?

Come scritto nei primi paragrafi di questo articolo, il Prestito Vitalizio Ipotecario è un finanziamento che solo alcune banche ed istituti finanziari sono in grado di offrirti.

Ecco da chi lo puoi ottenere:

UniCredit – Valore Casa

UniCredit offre il prodotto Valore Casa come Prestito Vitalizio Ipotecario.

Vediamo in elenco le caratteristiche del finanziamento:

  • può essere a tasso fisso o a tasso variabile;
  • il periodo di ammortamento è di 12 mesi;
  • l’importo minimo finanziabile è pari a 30.000€;
  • il tasso di mora è pari al tasso contrattuale con 1,90 punti in più.

Quindi Il TAEG del tasso fisso, considerando una capitalizzazione annuale degli interessi, arriva a 4,65% (calcolato al tasso di interesse del 4,50%, su un capitale di Euro 100.000,00, per la durata di 16 anni, comprensivo di 1 anno di ammortamento dopo la morte del finanziato o del più longevo degli intestatari).

Invece il TAEG del tasso variabile, che prevede un pagamento mensile degli interessi, arriva a 4,31% (Calcolato al tasso di interesse del 4,00% – parametro Euribor 3 mesi del 09/05/2017, pari a -0,33%, maggiorato di uno spread pari al 4,00%) su un capitale di Euro 100.000,00, per la durata di 16 anni, comprensivo di 1 anno di ammortamento dopo la morte del finanziato o del più longevo degli intestatari.

Deutsche Bank – Patrimonio Casa

La soluzione proposta da Deutsche Bank prende il nome di Patrimonio Casa e le principali caratteristiche sono:

  • non è previsto un ammortamento rateale (il debito dovrà essere rimborsato con un unico pagamento dagli eredi entro un anno dalla morte del beneficiario) e l’erogazione avviene in un’unica soluzione;
  • l’importo che la banca è disposta ad erogare varia tra il 14% e il 52% del valore dell’immobile ipotecato stabilito dalla perizia in base all’età, al sesso e allo stato civile del soggetto finanziato;
  • il TAEG è pari a 8,689% su importo del finanziamento di 150.000€, calcolato su cliente singolo di sesso maschile di 79 anni con durata 10 anni, ipotizzando la restituzione da parte degli eredi dopo 10 anni.

Banca Intesa Sanpaolo – Per Te

PerTe Prestito Vitalizio è un finanziamento a medio/lungo termine a tasso fisso, garantito da ipoteca di primo grado su un immobile a uso abitativo, con capitalizzazione annuale degli interessi.

La durata non è definibile alla stipula perché dipende dalla permanenza in vita del soggetto finanziato, come previsto dalla Legge (in caso di prestito cointestato dipende dalla permanenza in vita del coniuge più longevo).

Nel sottostante foglio informativo troviamo l’esempio di un TAEG calcolato considerando:

  • somma erogata = 100.000€;
  • età del cliente = 70 anni;
  • durata del finanziamento = 15 anni;
  • TAN = 4%.

I risultati del calcolo riportano:

  • per la versione rimborso capitale ed interessi a scadenza un TAEG di 4,037%;
  • per la versione rimborso capitale a scadenza e rimborso graduale degli interessi un TAEG di 4,124%.

Sempre all’interno del documento troviamo i valori degli importi minimi/massimi erogabili:

  • minimo = 30.000€;
  • massimo = 400.000€ (nel rispetto del LTV massimo).

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Imprebanca

Il Prestito Vitalizio Ipotecario offerto da Imprebanca è un finanziamento non finalizzato a medio/lungo termine che prevede le seguenti caratteristiche:

  • durata iniziale di 20 anni;
  • tacito rinnovo alla scadenza, salvo disdetta inviata dalla Parte Finanziata almeno 3 mesi prima della scadenza. Il finanziamento rinnovato avrà durata fino alla morte del finanziato o, nel caso di una coppia, del membro più longevo;
  • importo minimo = 30.000€;
  • importo massimo = 45,7% del valore di perizia dell’immobile dato in garanzia, comunque con un massimo di 300.000€ salvo approvazioni in deroga concesse dalla banca finanziatrice

Monte dei Paschi di Siena (MPS) – PrestiSenior

Il Prestito Vitalizio Ipotecario che MPS ti potrebbe offrire si chiama PrestiSenior.

Questo prodotto è disponibile in due formule:

  • con capitalizzazione annuale di interessi e spese. Dopo l’erogazione del finanziamento, è prevista la capitalizzazione annuale degli interessi e delle spese, con rimborso in soluzione unica del montante maturato alla scadenza;

  • con pagamento annuo di spese ed interessi maturati.

In questo caso il finanziamento, una volta erogato, prevede un piano di rimborso annuale relativo ai soli interessi e spese, mentre il debito capitale viene rimborsato in soluzione unica alla scadenza dello stesso.

C’è inoltre la possibilità che entrambe queste formule siano offerte:

  • in unica soluzione;
  • a tranche annuali (massimo 20 tranche dello stesso importo).

L’importo massimo erogabile è di 250.000€ per chi opta per l’unica soluzione, mentre per i versamenti annuali sono previste erogazioni da 2.400€ fino a 25.000€.

Banca Nazionale del Lavoro (BNL)

La Banca Nazionale del Lavoro compare in molte liste di “Banche ed Istituti Finanziari che offrono il Prestito Vitalizio Ipotecario“, però nel loro sito ufficiale non vi compaiono riferimenti in merito.

La cosa migliore da fare nel caso fossi interessato a saperne di più è quella di recarsi in una filiale per cercare di ottenere delle informazioni a riguardo.

Banca Popolare di Sondrio

Anche questa banca offre una soluzione che consente di ottenere somme destinate a integrare il reddito, migliorare il tenore di vita e/o soddisfare esigenze di liquidità smobilizzando il valore del patrimonio immobiliare dei beneficiari.

Andando nel sito ufficiale della Banca Popolare di Sondrio è possibile recuperare questo opuscolo esaustivo riguardo il loro Prestito Vitalizio Ipotecario:

Anche in questo caso nostro consiglio è di recarsi in una filiale o entrarvi in contatto per ottenere maggiori informazioni.

I difetti del Prestito Vitalizio Ipotecario

Pur essendo una forma di finanziamento utile, il Prestito Vitalizio Ipotecario possiede una serie di difetti che è bene tu conosca prima di prendere una qualsiasi decisione.

I principali (che probabilmente avrai già intuito leggendo questo articolo) sono:

Importo finanziabile limitato

La somma di denaro che potrai ricevere in un Prestito Vitalizio Ipotecario dipende da un valore espresso in percentuale detto LTV (Loan To Value).

Questo coefficiente altro non è che il rapporto fra l’importo massimo che la banca di turno è in grado di offrirti e il valore dell’immobile che hai ipotecato.

Infatti, come potrai vedere da questa tabella d’esempio, il valore del coefficiente LTV aumenta con l’aumentare dell’età del richiedente.

Età LTV [%]
60 anni 15 ~ 25
65 anni 18 ~ 30
70 anni 25 ~ 35
75 anni 30 ~ 45
80 anni 35 ~ 55
85 anni 45 ~ 60
90 anni 50 ~ 60

Quindi, a parità di valore dell’immobile, una persona di 85 anni potrebbe ricevere un finanziamento più sostanzioso rispetto ad una di 70.

Infatti da un lato questo coefficiente tendenzialmente basso tende a limitare un sovra-indebitamento ma dall’altro può risultare non abbastanza efficace contro grandi bisogni di liquidità.

I dati che ti abbiamo riportato sono un’esempio: può essere infatti che da banca a banca i valori di LTV e le rispettive fasce d’età siano differenti.

Quindi ti consigliamo, per avere un’idea più chiara, di dare un’occhiata ai fogli informativi messi a disposizione delle banche sopra riportate.

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Difficoltà a trovarlo nel mercato

Il Prestito Vitalizio Ipotecario è un prodotto offerto da poche banche (le puoi trovare nel dettaglio qui sopra) e anche tra queste non in tutte le loro filiali.

Le cause sono:

  • la sua importazione in Italia nel 2005 dal mondo finanziario Anglosassone, quindi da un altro contesto culturale;
  • una conoscenza generalmente scarsa del prodotto da parte del personale delle stesse banche;
  • valutazioni relative alle caratteristiche del mercato immobiliare locale.

Limitazioni soggettive delle banche

Nonostante la Legge non preveda altri requisiti oltre l’avere minimo 60 anni, il possedere un immobile residenziale e l’ottenere il consenso del coniuge/convivente se presente, diverse banche applicano dei vincoli ben più restrittivi.

Spesso infatti al richiedente viene chiesto di:

  • soddisfare dei requisiti di reddito;
  • avere uno storico creditizio non negativo;
  • risultare residente nell’immobile;
  • ottenere il consenso degli eredi.

Inoltre l’immobile deve risultare commercialmente “appetibile”, per cui la sua ubicazione potrebbe giocare un ruolo fondamentale.

Anatocismo bancario

L’anatocismo, conosciuto anche come capitalizzazione degli interessi, consiste nell’applicazione di ulteriori interessi su interessi già maturati.

Generalmente questa pratica è vietata, però per il Prestito Vitalizio Ipotecario esiste una deroga esplicita nella sopracitata Legge 2 aprile 2015 che concede alle banche la facoltà di applicare una capitalizzazione annuale di interessi e spese.

Infatti, come conseguenza dell’anatocismo rischi che il tuo debito verso la banca aumenti in modo esponenziale.

Ecco un esempio pratico:

Poniamo che una persona di 70 anni ottenga un Prestito Vitalizio Ipotecario di 100.000€ a fronte di una casa del valore di 400.000€, quindi con un LTV del 25%, ed un TAN del 5.6%.

Ebbene, nel caso in cui questa persona non rimborsi periodicamente gli interessi, a 90 anni il debito sarà di quasi 400.000€.

Conseguenze all’ipoteca dell’immobile

Se Ipotechi un immobile lo rendi soggetto per Legge ad una serie di vincoli a cui è importante tu faccia attenzione.

A carico del richiedente è previsto l’insieme di spese per il mantenimento in buono stato di tale immobile.

Inoltre per te diventerà impossibile:

  • ristrutturarlo;
  • metterlo in affitto;
  • cederne i diritti;
  • usarlo come garanzia o ipotecarlo per altri finanziamenti.

Conclusioni

Leggendo questo articolo sicuramente ti sarai fatto un’idea di che cosa significhi sottoscrivere un Prestito Vitalizio Ipotecario, che oneri comporta, i motivi per cui è utile e quelli per cui può esserlo di meno.

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Crediamo che potresti trovare molto utile anche il nostro articolo principale sul Prestito Vitalizio Ipotecario!

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  • 61 anni di età, immobile valore stimato circa 400 mila euro in Potenza, con un mutuo ipotecario residuo di 100 mila euro

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