
Chi può accedere alla Cessione del Quinto?
Probabilmente sai che cos’è e come funziona, ma sei sicuro di sapere chi può accedere alla Cessione del Quinto?
Alla fine di questo post lo sarai!
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Ma prima di tutto: che cos’è?
La Cessione del Quinto è un tipo di finanziamento che puoi ottenere da una banca (o in generale da un istituto di credito).
Consiste nel cedere il 20% del proprio stipendio o dell’assegno pensionistico all’istituto di credito che ha erogato il prestito.
Se vuoi conoscere i requisiti per richiedere la Cessione del Quinto, continua a scorrere questo post.
A chi è concesso accedere alla Cessione del Quinto?
Le categorie che possono usufruire di questa forma di prestito sono:
- i dipendenti statali, pubblici e privati con un contratto a tempo indeterminato;
- i pensionati INPS e INPDAP.
Alcuni esempi di dipendenti statali, pubblici e privati sono:
- insegnanti;
- infermieri;
- dipendenti delle aziende partecipate dallo Stato;
- impiegati;
- operai.
I dipendenti pubblici e statali
I dipendenti pubblici e statali fanno parte della categoria di lavoratori che beneficia del maggior numero di agevolazioni.
Infatti, nel contratto a tempo indeterminato, l’istituto di credito vede una garanzia!
Il motivo è semplice: la stabilità del contratto limita in maniera significativa il rischio di insolvenza.
Detto in parole povere, la banca è portata a fidarsi più di te perché hai un lavoro sicuro che ti dovrebbe permettere di non ritardare nei pagamenti.
Inoltre questa classe di lavoratori è considerata a rischio minimo di licenziamento, cosa che contribuisce a spese assicurative contenute.
Il TFR rappresenta una garanzia per la restituzione del prestito e quindi chi ne ha diritto avrà certamente più possibilità di ottenere il finanziamento.
Quindi i dipendenti che hanno maturato un TFR consistente hanno più possibilità di ottenere un finanziamento più corposo.
Per saperne di più dovresti leggere quest’altro nostro articolo!
I dipendenti privati
I lavoratori con un contratto a tempo indeterminato del settore privato si suddividono in due categorie, individuate in base al numero di dipendenti dell’azienda.
Le aziende private, infatti, devono superare il numero minimo di 16 dipendenti.
In genere, i lavoratori con un impiego stabile che operano in un’azienda che conta almeno 16 dipendenti vengono ritenuti finanziabili.
In ogni caso è sempre l’istituto di credito che prende la decisione finale.
Qualora l’azienda non dovesse superare la soglia indicata, sarà più difficile ottenere il prestito, ma non impossibile.
Il motivo?
Le imprese di piccole dimensioni sono considerate meno solide.
Inoltre nel corso del tempo hanno dimostrato di dar vita (secondo delle statistiche) al maggior numero di contenziosi assicurativi.
Non è finita qui.
Anche la forma societaria costituisce un parametro importante.
Le aziende preferite dalle assicurazioni sono SRL, SPA e cooperative, a differenza di SAS e SNC, non particolarmente gradite.
Un’altra valutazione importante riguarda la solvibilità dell’azienda.
Essa non è legata soltanto al numero del personale, ma anche al giudizio espresso dalle compagnie assicurative interpellate al momento della richiesta.
Le compagnie assicurative valutano la solidità di un’azienda attraverso numerosi fattori, tra cui:
- il bilancio aziendale;
- l’eventuale quotazione di mercato;
- la stabilità dei contratti dei dipendenti.
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Tipologie di pensionati
I pensionati si dividono nelle tipologie VO (vecchiaia ordinaria) e SO (superstiti ordinaria).
Innanzitutto, devono avere un’età uguale o inferiore a 79 anni.
Poi, possono richiedere Cessione del Quinto soltanto se la pensione percepita supera di almeno 50 euro la soglia minima di sussistenza, stabilita nell’importo di 501,89 euro.
Ciò vuol dire che il pensionato deve percepire un assegno di almeno 552 euro netti al mese.
Nel caso il richiedente percepisca una pensione di invalidità (codice “IO”) risulta obbligatorio il certificato medico.
La compagnia assicurativa, infatti, deve poter valutare il livello di invalidità del richiedente.
Può capitare che questa condizione dipenda da una malattia degenerativa che compromette la salute del pensionato.
Bisogna quindi mettere in conto che questo fattore potrebbe portare l’istituto di credito a non concedere il finanziamento.
Le persone con età avanzata dovrebbero valutare bene l’opportunità di richiedere il prestito, specialmente se affette da disturbi o patologie gravi, per il costo oneroso della polizza vita.
L’importanza di affidarsi ad un consulente specializzato
Abbiamo quindi constatato che è impossibile valutare da soli la possibilità di accedere al prestito e la quantità di denaro che potremo ottenere.
Noi di FinanziatiOra ti consigliamo di consultare sempre un consulente per avere un giudizio oggettivo e più vicino alla realtà per essere sicuro di fare la scelta giusta.
Questo consulente deve conoscere in maniera approfondita le aziende, il territorio, tutte le dinamiche e tutti gli elementi che le compagnie assicurative prendono in considerazione.
Conclusioni – chi può accedere alla Cessione del Quinto?
Se appartieni a una delle categorie indicate all’interno dell’articolo, puoi usufruire della Cessione del Quinto.
Ricordati che ci sono tanti fattori che potrebbero farti o non farti accedere alla Cessione del Quinto.
Come detto in precedenza, la cosa migliore da fare è sempre quella di affidarsi ad un consulente specializzato in prestiti e mutui.
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Dai un’occhiata anche alla nostra guida completa aggiornata al 2020 sulla Cessione del Quinto!

Calcolo della rata della Cessione del Quinto nel 2020
Se stai cercando informazioni su come si fa il calcolo della rata della Cessione del Quinto sei nel posto giusto!
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Ci sono tanti elementi che bisogna considerare per fare questa operazione, pertanto te li spiegheremo in modo chiaro ed esaustivo!
I fattori da tenere in considerazione in merito al calcolo della rata
Se stai leggendo questo post è perché hai intenzione di presentare una richiesta di finanziamento.
Come ben sai, la Cessione del Quinto è una forma di prestito garantito, disciplinato dal DPR 180 del 1950.
Possono effettuarne richiesta determinate categorie di pensionati, i dipendenti pubblici, statali e privati.
La Cessione del Quinto è un prestito non finalizzato, che non impone indicazioni circa i motivi per cui è stata effettuata la domanda.
Pertanto, si tratta di un finanziamento molto elastico, che non necessita di alcun giustificativo di spesa (preventivi o fatture).
La somma massima trattenibile ammonta, come suggerito dal nome stesso, a un quinto dello stipendio o dell’assegno pensionistico percepiti dal richiedente.
Pensione e stipendio, insieme al TFR, costituiscono le principali garanzie a tutela dell’istituto erogatore, in quanto la somma dovuta viene trattenuta dall’ente pensionistico o dal datore di lavoro e versata all’istituto di credito o alla società finanziaria.
Ne consegue un bassissimo rischio di insolvenza.
Come si effettua il calcolo della rata della Cessione del Quinto?
Innanzitutto, devi calcolare il tuo stipendio mensile netto, sottraendo alla cifra comunicata dall’azienda per cui lavori tutte le voci supplementari riguardanti eventuali premi di produzione, assegni familiari e straordinari.
Dopo aver ottenuto lo stipendio netto, dovrai moltiplicare la somma per il totale delle mensilità percepite in un anno.
In base alla tipologia di contratto, queste possono essere 13 o 14.
Quindi dividi la somma ottenuta per 12 e ciò che resta per 5.
Bene, la cifra che risulta dalle operazioni appena descritte corrisponde al quinto massimo cedibile, ovvero la rata più alta applicabile al finanziamento che hai intenzione di richiedere.
Se desideri approfondire l’argomento dovresti leggere quest’altro articolo!
Nel frattempo, per farti un’idea dei costi che andrai ad affrontare, puoi utilizzare questo semplicissimo strumento di calcolo.
Grazie ad esso, potrai prevedere quali costi avranno la rata e l’importo finale da restituire con una Cessione del Quinto.
Ovviamente i risultati sono puramente indicativi.
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Calcolo del montante e della somma netta erogata dall’istituto di credito
Come hai potuto appurare tu stesso, non è difficile calcolare la rata massima applicabile al proprio stipendio.
Per ottenerla è importante detrarre tutte le voci extra dal proprio stipendio e partire dal guadagno netto.
Come detto, la cifra ottenuta non è altro che la rata più elevata applicabile al finanziamento, che potrebbe non corrispondere a quella reale disposta dall’istituto di credito che ha autorizzato il prestito.
In ogni caso, ottenuta la rata da pagare, dovrai moltiplicare tale somma per la durata totale del rimborso. Questo lasso di tempo va indicato in mesi e non in anni (2 anni corrispondono a 24 mesi, 4 anni a 48 mesi e così via).
Ciò che risulta da questa moltiplicazione corrisponde al cosiddetto montante, ovvero all’ammontare complessivo che dovrai restituire all’istituto di credito nel corso del tempo, formato dal capitale che ti è stato corrisposto inizialmente, dagli interessi maturati, dalle assicurazioni e dalle spese extra.
Il montante, quindi, comprende tutti i costi previsti e costituisce la base sulla quale calcolare l’importo netto erogato al richiedente.
Per ottenere quest’ultima cifra, dovrai sottrarre al montante tutte le spese accessorie del finanziamento, che includono le polizze assicurative obbligatorie, le commissioni, le spese di istruttoria, i costi di attivazione della pratica, le spese di intermediazione, etc.
Esempio pratico di calcolo della Cessione del Quinto
Poniamo il caso che lo stipendio netto del richiedente ammonti a 1.500 Euro mensili.
Ne consegue una rata massima pari a 300 Euro (1.500/5 = 300).
Se il rimborso della cifra erogata è stato previsto in 6 anni (72 mesi), il montante equivarrà a 21.600 Euro (300 x 72 mesi = 21.600).
Simulazione della Cessione del Quinto
A scopo puramente indicativo, voglio mostrarti come effettuare una simulazione della Cessione del Quinto che tenga conto anche degli interessi previsti dall’ente creditizio e delle spese accessorie.
Per simulare il finanziamento continueremo ad utilizzare percentuali e valori fittizi.
Abbiamo detto che il montante è 21.600 Euro.
A questa somma andranno sottratti:
- gli interessi – 6,5% (3.753,41 Euro);
- le polizze assicurative 3% (648 Euro);
- le spese ulteriori (commissioni, intermediazione, attivazione della pratica, etc) 4% (864 Euro).
In questo caso la somma netta erogata al richiedente equivarrebbe a 16.334,59 Euro.
Conclusioni
Abbiamo appena visto come si fa il calcolo della rata della Cessione del Quinto.
Tieni sempre a mente che l’istituto di credito al quale farai richiesta potrebbe proporti soluzioni diverse da quelle ottenute mediante il calcolo che ti abbiamo descritto.
La cosa migliore da fare resta affidarsi ad un consulente specializzato che sappia indicarti la scelta più aderente alle tue necessità.
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Come funziona la Cessione del Quinto nel 2020?
Come funziona la Cessione del Quinto?
Come saprai e come è spiegato molto bene negli altri nostri articoli, si tratta di una misura applicabile allo stipendio o all’assegno di pensione.
Questo permette all’istituto bancario o ad altri intermediari di trattenere quella somma per estinguere un debito.
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Sei pronto?
Andiamo!
Come funziona la Cessione del Quinto e a cosa serve?
Sono tanti i cittadini che hanno avuto o hanno bisogno di chiedere un prestito economico, sia per affrontare nuove spese, che per difficoltà sopraggiunte (ad esempio in presenza di spese sanitarie ingenti).
La tipologia di pagamento di cui voglio parlarti è quella indicata con l’espressione Cessione del Quinto, che fa riferimento alla quinta parte di uno stipendio o di una pensione calcolata su base mensile e destinata ad estinguere il prestito.
La Cessione del Quinto è quindi un prestito caratterizzato da un importo variabile, teso ad assicurare liquidità immediata al richiedente.
Può essere sia a breve che a medio termine ed è richiedibile per far fronte alle esigenze più disparate. La somma trattenuta non può essere superiore al 20% di quanto percepito.
Chi può richiedere la Cessione del Quinto?
Non tutte le tipologie di lavoratori possono accedere a questo finanziamento.
Inoltre, i requisiti necessari non riguardano soltanto il richiedente, ma anche il datore di lavoro.
Possono farne richiesta i pensionati e i lavoratori dipendenti (sia pubblici che privati), dotati di un contratto a tempo indeterminato.
Aziende e titolari di impresa, invece, devono disporre di un capitale sociale minimo e di un numero di dipendenti variabile in relazione al singolo caso.
Il richiedente deve avere un’età compresa tra 18 e 85 anni (calcolati in base alla scadenza del finanziamento).
Questo tipo di prestito fa decadere il diritto di poter richiedere anticipi sul trattamento di fine rapporto maturato con l’azienda.
L’assenso del datore di lavoro è imprescindibile per procedere alla stipula del contratto.
La Cessione del Quinto è accessibile anche a chi ha altri tipi di prestiti in corso e a coloro che in passato hanno avuto problemi di solvibilità bancaria.
Per saperne di più dai un’occhiata a quest’altro nostro articolo!
La Cessione del Quinto presenta alcuni costi: vediamo quali
Tale finanziamento non è esente da spese: infatti, oltre alla trattenuta della quinta parte dello stipendio o della pensione, presenta ulteriori costi regolarmente indicati all’interno del contratto.
Tra i costi da considerare figurano le commissioni bancarie e il tasso d’interesse applicato (il TAN, tasso annuo nominale), a cui vanno aggiunte le spese assicurative e quelle di istruttoria, legate alla valutazione della richiesta.
Le spese assicurative non devono costituire motivo di sorpresa, in quanto questa voce considera i costi relativi alla stipula (obbligatoria) di una polizza rischio impiego e/o vita, a garanzia della regolarità dei versamenti e dell’istituto di credito, in caso di morte o perdita del lavoro del debitore.
Queste polizze presentano costi variabili, perché legate a fattori quali:
- l’età del richiedente;
- le sue condizioni di salute;
- il sesso
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Quali sono i vantaggi della Cessione del Quinto?
Il prestito in questione presenta alcuni indiscutibili vantaggi a favore di chi ne fa richiesta, ma anche dell’ente che eroga il finanziamento.
Si tratta, infatti, di un’operazione creditizia che possiede diverse garanzie, soprattutto perché basata su un’entrata fissa mensile.
Fanno la differenza, inoltre, i requisiti di ammissione del debitore e del datore di lavoro, motivo per cui istituti finanziari e intermediari abilitati sono più propensi ad accettare le relative richieste.
Per quanto riguarda lavoratori e pensionati, l’ammontare del finanziamento è connesso anche alla retribuzione e all’anzianità lavorativa, fattori che danno diritto a richiedere cifre di una certa rilevanza.
Conclusioni – Come funziona la Cessione del Quinto nel 2020?
Abbiamo visto come funziona la Cessione del Quinto.
Tuttavia, prima di fare la tua scelta, ti converrà valutare attentamente le condizioni imposte dai vari istituti di credito.
In primis, dovrai fare molta attenzione al TAEG, spesso relegato a una nota situata a piè pagina.
Se il TAN indica gli interessi pagati su ciascuna rata, il TAEG indica gli interessi totali corrisposti sulla somma ricevuta.
Si tratta quindi di un dato che rende meglio l’idea, da tenere in considerazione ogni volta che bisogna valutare la convenienza di un prestito.
Per conoscere il costo reale di un finanziamento, richiedi sempre il modulo europeo IEBCC, noto anche come SECCI, su cui è riportato il TAEG.
Tieni presente anche che, rispetto alle altre tipologie di prestito, la Cessione del Quinto moltiplica le spese, poiché aggiunge i costi di mediazione, le spese assicurative e quelle bancarie.
Per valutarne l’effettiva convenienza, consulta prima i tassi di interesse delle operazioni di finanziamento mostrati dalla Banca d’Italia: si tratta di valori importanti, che ti aiuteranno a farti un’idea del costo medio dei finanziamenti.
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